UN VANTAGGIO FISCALE
Super e Iper ammortamento per favorire lo sviluppo
dell’Industria
Pronti i chiarimenti sui bonus, con maggiorazioni del
40% e del 150%
Dai sensori ai robot il sostegno premia l’high-tech
Per quali categorie di beni scattano i bonus super e
iper ammortamento? Quali tipologie di investimento premiano e a quali
condizioni? Quali i termini temporali di riferimento, le scadenze e a favore di
quali soggetti? Sono questi alcuni dei quesiti che trovano risposta nella circolare
n. 4/E del 30 marzo 2017 redatta congiuntamente da
Agenzia delle Entrate e Ministero dello Sviluppo Economico. Il documento di
prassi fornisce chiarimenti sulle misure fiscali introdotte per dare impulso
all’ammodernamento delle imprese e alla loro trasformazione tecnologica e
digitale. In particolare, la Legge di Bilancio 2017 ha previsto la proroga del
super ammortamento e ha introdotto l’iper ammortamento, una maggiorazione del
150% del costo di acquisizione di determinati beni ai fini della deduzione
delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria.
Nella circolare, inoltre, vengono fornite indicazioni
sull’ulteriore maggiorazione del 40% sul costo di acquisto di beni strumentali
immateriali (tra cui, alcuni software, sistemi IT e attività di system
integration), prevista sempre dalla Legge di Bilancio per i soggetti che
beneficiano già dell’iper ammortamento.
Super e Iper ammortamento a confronto sulla base del
risparmio fiscale - La diversa entità delle maggiorazioni relative
al super e all’iper ammortamento produce un diverso risparmio d’imposta, come
illustrato dalla tabella seguente, che evidenzia gli effetti fiscali di un
investimento di 1 milione di euro effettuato da un soggetto Ires per l’acquisto
di un bene che fruisce del super/iper ammortamento rispetto all’ipotesi di ammortamento
ordinario:
|
Ammortamento ordinario |
Super ammortamento (maggiorazione
40%) |
Iper ammortamento (maggiorazione
150%) |
Importo deducibile ai fini IRES |
1.000.000 |
1.400.000 |
2.500.000 |
Risparmio d’imposta (24% dell’importo deducibile ai fini IRES) |
240.000 |
336.000 |
600.000 |
Costo netto dell’investimento (1.000.000 - risparmio d’imposta) |
760.000 |
664.000 |
400.000 |
Maggior risparmio sul costo netto dell’investimento |
|
9,60% |
36,00% |
Nel caso dell’ammortamento ordinario, e sempre
partendo da un investimento pari a 1 milione di euro, il risparmio d’imposta
netto è di 240mila euro, che diventano 336mila con il super ammortamento e
600mila grazie all’iper ammortamento.
Cos’è il super ammortamento – Il
super ammortamento è un’agevolazione che prevede l’incremento del 40% del costo
fiscale di beni materiali originariamente acquistati dal 15 ottobre 2015 al 31
dicembre 2016, oggi prorogata. Il maggior costo, riconosciuto solo per le
imposte sui redditi e non ai fini Irap, può essere infatti portato
extracontabilmente in deduzione del reddito attraverso l’effettuazione di
variazioni in diminuzione in dichiarazione.
L’iper ammortamento, l’agevolazione che premia
l’industria in chiave 4.0.- Per i soli imprenditori, con la
Legge di Bilancio 2017 arriva l’iper ammortamento, una maxi maggiorazione che
consente di incrementare del 150% il costo deducibile di tutti i beni
strumentali acquistati per trasformare l’impresa in chiave tecnologica e
digitale 4.0. Si tratta concretamente degli investimenti in macchine
intelligenti, interconnesse, il cui elenco è fornito analiticamente
nell’Allegato A dell’Appendice della Circolare, diviso in categorie. L’iper
maggiorazione spetta solo nella misura in cui il bene rispetti le linee guida
elaborate dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), fornite dalla
circolare per ciascuna tipologia di macchina. In caso di dubbi
sull’ammissibilità all’agevolazione di una specifica macchina è possibile
richiedere un parere tecnico al Mise; se l’incertezza relativa all’agevolazione
è, invece, di natura tributaria, si può presentare interpello ordinario
all’Agenzia delle Entrate.
Spazio a super e iper ammortamento per il 2017 e, a
certe condizioni, fino a giugno 2018 - La Legge di Bilancio
2017 ha esteso l’operatività e gli effetti del super ammortamento anche agli
investimenti in beni materiali strumentali nuovi effettuati entro il 31
dicembre 2017, escludendo dalla proroga taluni mezzi di trasporto a motore. Il
termine può essere allungato fino al 30 giugno 2018, ma solo a condizione che
entro la data del 31 dicembre 2017 il relativo ordine risulti accettato dal
venditore e sia avvenuto il pagamento dei rispettivi acconti in misura almeno
pari al 20% del costo di acquisizione. Stessa tempistica anche per l’iper
ammortamento, con una precisazione in più: per usufruire della maggiorazione
del 150%, infatti, occorre anche rispettare il requisito dell’interconnessione:
il bene, cioè, potrà essere “iper ammortizzato” se, oltre ad essere entrato in
funzione, sarà interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione
o alla rete di fornitura. Fino ad allora, potrà temporaneamente godere del
beneficio del super ammortamento, se ricorrono i requisiti. Le quote di iper
ammortamento del 150% di cui l’impresa non ha fruito inizialmente a causa del
ritardo nell’interconnessione saranno comunque recuperabili nei periodi
d’imposta successivi.
I beni “super ammortizzabili” -
Rientrano nell’agevolazione tutti gli acquisti di beni materiali nuovi
strumentali all’attività d’impresa o professionale. La Circolare di oggi
illustra, anche tramite esempi, le modalità di calcolo del maggiore
ammortamento deducibile e chiarisce alcuni casi particolari, ad esempio come
trattare i beni acquisiti con contratto di leasing e quelli realizzati in
economia. La maggiorazione del 40% riguarda anche i veicoli a motore acquistati
a partire dal 1 gennaio 2017. In questo caso però, il super ammortamento opera
solo per i veicoli per i quali è prevista una deducibilità integrale dei costi,
ossia quelli adibiti ad uso pubblico (ad esempio i taxi) o quelli utilizzati
esclusivamente come beni strumentali.
Oltre che alle Direzioni regionali e provinciali e
agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, la Circolare si rivolge sia alle
imprese che intendono avviare programmi di investimento in chiave Industria 4.0
che ai soggetti – ingegneri, periti ed enti di certificazione – che saranno
chiamati a fornire le perizie tecniche e gli attestati per gli investimenti di
valore superiore ai 500 mila euro. Con il documento di prassi pubblicato oggi,
le principali misure del Piano nazionale Industria 4.0 sono pienamente
operative e tutti i passaggi implementativi sono conclusi, così da assicurare
un orizzonte di certezze nella pianificazione degli investimenti e garantire la
piena fruibilità degli strumenti messi a disposizione delle imprese.
Circolare
n. 4/E del 30 marzo 2017 (sito Agenzia delle Entrate)
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